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«È la vergogna più grande che noi abbiamo adesso. Si buttano tante tonnellate di cibo che sarebbero capaci di sfamare otto volte e più la gente che ha bisogno. E il peggio è che non c’è la coscienza di questa gente che muore di fame».
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Papa Francesco
«Coloro che soffrono la fame non sono diversi da noi: hanno la nostra stessa carne, il nostro stesso sangue. I poveri non possono aspettare. Perché la fame non è una malattia incurabile».
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Papa Francesco
«Le persone stanno morendo adesso… Nel ricco Nord del mondo -prendiamo per esempio lo Stato americano di New York - preparare un cibo caldo costa lo 0,6% del reddito medio giornaliero, ossia 1,20 dollari; invece nel Sud-Sudan il rapporto pasto/reddito è 300 volte più alto che nei Paesi industrializzati. È come se un abitante di New York dovesse pagare uno stufato di fagioli 350 dollari».
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David Beasley
direttore esecutivo del World Food Programme
Nobel per la Pace 2020
Nobel per la Pace 2020
«Svegliarsi al mattino e avere come primo pensiero quello di inventarsi qualcosa per portare il cibo a casa. Poi scoprire che il lavoro non si trova e il denaro è sempre meno. Così si comincia a rinunciare ai prodotti di un certo valore e ci si accontenta di cose forse meno sane ma che costano meno. Si riduce così la qualità. E se il periodo nero continua, si riduce la quantità: rinuncio a un pasto o diminuisco le porzioni. Sino all’assenza del cibo a tavola. Sono le quattro dimensioni della fame: la preoccupazione di trovare cibo, la compromissione della qualità, la riduzione della quantità, la denutrizione clinica».
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Carlo Cafiero
Senior Project Manager FAO
«Senza cibo anche l’anima cambia. Perché la fame toglie il respiro anche all’anima: l’annienta, la umilia».
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Zita WeisePrinzo
responsabile tecnico World Health Organization (OMS)